Londra, tarda estate del 1901. La capitale inglese è scossa da una notizia esplosiva: Arthur Conan Doyle, amico e collega del dottor Watson, è stato accusato di avere ucciso una medium italiana durante una seduta spiritica. Doyle si proclama innocente, ma le prove a suo carico sembrano schiaccianti. Oltretutto la vittima era di simpatie anarchiche, una vera manna per i giornali scandalistici che sparano a zero sulle masse di fuoriusciti politici italiani. Sconvolto, Watson chiede l'aiuto di Sherlock Holmes, che scende in campo per dipanare una matassa ingarbugliatissima. Quasi subito, infatti, le indagini di Holmes lo mettono in contatto con l'ambiente "internazionalista" di Londra, composto da socialisti espatriati e terroristi anarchici, o presunti tali, fino ad arrivare a Errico Malatesta in persona, all’epoca nella capitale britannica; eppure qualcosa non quadra. Che cosa ha a che fare un brillante inventore italiano, tale Guglielmo Marconi, con i circoli dell’anarchismo italiano? Forse la risposta al mistero si nasconde in Cornovaglia, cuore segreto di una terribile macchinazione tra potenze imperialistiche che avrebbe portato il destino dell’Europa, di lì a poco, alla guerra mondiale.