…Lo hanno descritto come un disco volante di circa venti metri di diametro e sei d’altezza, che volava senza alcun mezzo di propulsione visibile. Non sapevano con cosa avessero a che fare, ma il fatto che l’oggetto avesse rinunciato all’invisibilità tendeva a suggerire che gli occupanti non fossero ostili. Avevano bisogno di altro tempo per studiarlo; magari non veniva dalla costellazione del Cancro, ma di certo nemmeno dal Tennessee.
Dove gli angeli temono d’avventurarsi, che in seguito sarebbe stato sviluppato nel romanzo Chronospace, ha vinto il Premio Hugo 1998, il Premio Locus, l’Asimov’s Award e il Chronicle Award, ed è stato anche candidato ai Premi Nebula, Theodore Sturgeon Memorial e Seiun.