In un mondo che è sempre più fantascientifico è sempre meno frequente trovare fantascienza davvero visionaria, fantascienza che sappia mettere in forma narrativa il grande fascino della scienza, della fisica, dell’astronomia. Ecco perché accogliamo con grande soddisfazione il racconto di Piero Schiavo Campo La rotta verso il margine del tempo, vincitore del Premio Robot. E accogliamo sempre con piacere anche i racconti di Paolo Aresi, che questo spirito lo hanno sempre avuto.
Senza nulla togliere, naturalmente, agli altri generi di fantascienza. Che possono ricavare l’elemento fantastico dalla quotidianità, come il racconto Premio Hugo Foto di gattini, grazie di Naomi Kritzer che ci racconta un tipo di singolarità tecnologica del tutto… singolare. O come nella storia del tutto umana di Claudio Chillemi. O portarci su altri pianeti a combattere guerre impossibili, come fanno Stefano Carducci e Alessandro Fambrini; o sotto il mare con Vittorio Catani, o ancora prenderci per mano, come il grande Paul Di Filippo, e accompagnarci in un mondo diverso dal nostro ma non troppo, un mondo dove, tra le altre cose, sono finite le banane.
Copertina di Julie Dillon.
Benvenuti nell’era del saccheggio, della violenza e della vuota retorica. In altre parole, nell’Era dell’Idiota. – Stephen King, il giorno dell’insediamento del presidente Donald Trump