Questo libro parte con un tuffo nell’antica Grecia, per comprendere la mousiké con l’immancabile riferimento a Pindaro per l'immobilità interpretativa del cantante-autore e la monumentale fissità di certi griot, come il disagio esistenziale e teatrale della prima generazione della chanson di marca transalpina. In seguito vengono analizzati alcuni titoli di canzoni (di Domenico Modugno, Luigi Tenco, Vasco Rossi, Fabrizio De André, Gino Paoli ecc. con riferimenti ai cantautori francesi come Brassens, ad esempio) per capire in che modo testo e melodia possono venire alla luce “insieme” ed essere definiti pertanto inseparabili. Si analizza poi in che modo il pubblico percepisce la musica senza trascurare l’aspetto emotivo-empatico e quali sono i mezzi per la sua diffusione di massa (dai dischi in vinile, a Napster fino all’mp3). Il saggio è comprensivo di una accurata bibliografia a scopo di ricerca.