L’autore ci fa vivere un viaggio entusiasmante attraverso numerose spedizioni alpinistiche d’alta quota condotte nelle Ande del Sud America nell’arco di cinque anni, dal 2005 al 2009, che lo hanno portato a raggiungere le vette dell’Aconcagua in Argentina, dell’Alpamayo in Perù e dei vulcani Cotopaxi e Chimborazo in Ecuador.
Il racconto fa rivivere le fasi dell’organizzazione pratica delle spedizioni, la dura fatica dei quotidiani saliscendi verso la vetta a temperature glaciali, la vita al Campo Base con gli altri membri della spedizione, la cultura e le usanze della popolazione andina nei meravigliosi scenari che hanno fatto da cornice alle sue scalate e che possono essere una meta adatta a chiunque voglia intraprendere un’esperienza alpinistica o più semplicemente un trekking.
Parole toccanti sono dedicate a chi ha condiviso con lui ogni singolo istante di queste avventure, amici di lunga data o alpinisti incontrati sulla sua strada che hanno intrecciato per sempre la loro vita con lui.
Attraverso l’analisi interiore, Andrea Vincenzo Lucchi svela al lettore i dubbi e le paure che l’essere umano prova quando si confronta con la natura indomabile, con la solitudine dei lunghi giorni trascorsi lontano dagli affetti più cari, con le profonde emozioni che l’alpinismo, inteso come stile di vita, è in grado di regalare, nel bene o nel male.
Grazie alle “decifrazioni” dei suoi diari, aggiornati in modo scrupoloso nei momenti di riposo durante le fasi di acclimatamento verso la vetta, l’autore ci coinvolge in un’avventura che solo pochi hanno l’ardire di fare: scalare alcune tra le montagne più suggestive del mondo.