“Poi ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis. Ho giocato, alleno da una vita, non sono qui per caso. Mi chiamano ancora l'ex impiegato. Come fosse una colpa aver fatto altro.” Questo diceva di sé Maurizio Sarri ai tempi del Napoli, rievocando il singolare percorso professionale che lo ha portato dalle più prestigiose piazze finanziarie d’Europa alla panchina della Juventus di Cristiano Ronaldo, passando per lo splendido triennio all’ombra del Vesuvio e la ricca esperienza in Premier League con il Chelsea, con il quale ha vinto l’ultima edizione dell’Europa League. Non è comune affacciarsi a 55 anni alla Serie A, senza un importante passato calcistico come Guardiola, Mancini, Ancelotti o Zidane, ma piuttosto come Mourinho o Sacchi (paragone che certo non indigna), e ritrovarsi proiettato con pieno merito, nel giro di pochi anni, ai massimi livelli del calcio mondiale. In attesa di compiere chissà quali grandi imprese con la Signora.