“Ti amo senza alcun dubbio e mi manchi. Ma non posso starti accanto. Perché ti farò ancora del male. Se non ti cercherò sarà dunque per questo. Martina non si dimentica facilmente. Ho trascorso i momenti più belli e intensi della mia ingarbugliata vita con te. Mi manchi fino al dolore. Ma ho paura di me. Dentro di me vive una bestia sempre pronta all’attacco. Perdonami Martina. Mio Amore.”
In un connubio tra romanzo epistolare e diario di vita, la storia si snoda lungo gli anni di un rapporto d’amore, vendette, abusi, ricatti e sopraffazione, gioia e disperazione. Fotografa la Napoli e il Sud Italia di oggi, esplora la psicologia e i sentimenti dei protagonisti, denunciando con crudele profondità il male di vivere, il disturbo psichico, l’universo delle paure più ancestrali e dei traumi alla loro origine, narrando un amore che non vuole saperne di morire, disposto a uccidere persino chi lo vive. Un grido d’allarme sulla manipolazione affettiva e sulla violenza di genere.