Sono di poche parole quelli della della Teppa, ma svelti di spada e balestra. Più di tutti, Ayrin, la giovane capitana.
Preti corrotti, necromanti perversi, sbirri sadici, tutti hanno motivo di temere la Teppa, le cui condanne senza appello sono eseguite nella tenebra notturna.
In queste storie, ambientate a Thanatolia, il continente della morte inventato da Alessandro Forlani e Lorenzo Davia, Domenico Mortellaro riprende l'eroina creata per l'antologia del 2018 (Thanatolia, Watson Edizioni), ma le dà un degno partner – antagonista: il misterioso spadaccino Mainfried, sicario o cacciatore di taglie o forse peggio, che appare e scompare, ora giovane ora vecchio. I due, tra una provocazione e un bacio, affrontano necromanzie oscene e mostruosità sepolte, in un crescendo fantastico di avventure e orrori.