Da quando Etemea è morta, è come se lo fosse anche Merope. Il Re di Kos si sta consumando in un’apatia a cui solo il vino sembra dare sollievo. Gli dèi gli appaiono lontani, il mondo senza senso: non gli interessa che un misterioso pitocco lo trascini alla ricerca di un’aquila, né che un efebo di nome Ippocrate abbia strane visioni e si affanni per capirne gli umori, le emozioni che lo divorano dentro… . Ciò che Merope non sa, o forse non vuole sapere, è che gli dèi non sono così lontani, il mare mormora segreti e il fato lo attende sul monte. Un viaggio sull’isola di Kos che è una sfida duplice, sia eroica che filosofica, all’inesausto mito greco. Tra templi e litorali, caverne e fonti, le prodezze di Merope e la saggezza del primo medico si intrecciano tra loro, sotto lo sguardo attento degli dèi.