Wilma De Angelis è stata la pioniera dei programmi di cucina in tivù. Cominciò nel lontano 1978, a “Telemontecarlo”, dapprima con Telemenù per continuare negli anni successivi con Sale, pepe e fantasia, e con A tavola con Wilma, fino al 1997 quando grazie agli Oldies si riappropriò di un microfono e tornò a cantare. Vent’anni di ricette e di padelle sfrigolanti davanti alle telecamere. Prima di lei ci aveva provato solo la grande Ave Ninchi con A tavola alle 7, ma quel programma che in pochi ricordano aveva resistito solo due anni (1974-1976).
Cosa aveva di speciale la nostra cantante per durare così tanto nel tempo, lei che con Nessuno e Patatina divenne popolare in Italia grazie al palco del Festival di Sanremo?
L’abilità in cucina, risponderete… Ma nemmeno per sogno. Sua madre Jolanda era talmente gelosa delle sue ricette che la cacciava via dai fornelli con la scusa che la ragazza doveva fare la cantante e basta. E secondo lei doveva anche dimagrire perché piccolina e tendente a prendere chili.
Il segreto del successo della Wilmetta, così la chiamano in famiglia, è riassumibile in due parole. La simpatia e soprattutto la semplicità. È grazie a quest’ultima che le casalinghe italiane, quelle ignoranti in cucina, hanno imparato i suoi trucchi. Quelle che come lei non distinguevano un cetriolo da una zucchina e non sapevano se le melanzane andavano sbucciate oppure no…