Dopo il quinto ringiovanimento quantico del plenipotenziario imperiale Sillax, l'imperatore Totka_II gli affida un’assistente sintetica: Flaminiae. L'intelligenza s'interfaccia continuamente con il gerarca, scava incessantemente nelle sue immense memorie fino a scovare Floe, una torbida postumana che fu la cuspide di uno strano rapporto emozionale che coinvolgeva anche l'imperatore.
Flaminiae assorbe quel ricordo dentro la propria psiche sintetica, ma perché lo fa? La costruzione di un'opera d'arte ha bisogno di un dolore tagliente per realizzarsi e l'ambizione di divenire demiurghi significa davvero sperimentare la trascendenza dell'Impero Connettivo?