Nel 1973 Seppelliamo re John agitò le acque della fantascienza italiana; era uno dei primi romanzi ucronici nostrani e, come venne rilevato da un’associazione per i diritti degli omosessuali, il primo a mostrare un co-protagonista di sesso assolutamente indefinito, proveniente da un’epoca futura in cui la sessualità umana può liberamente disporsi in qualunque punto di una scala tra 0 e 100. A cinquant’anni di distanza quel personaggio, l’uomo del 64° secolo chiamato Jeffeline, torna protagonista di una storia ad altissima tensione che vede un mondo parallelo nato da un POD (Point of Divergence) centrato sulla distruzione di Londra nel 1908. Da quell’avvenimento è nata una linea temporale alternativa con una Europa assai diversa in cui, ad esempio, nel 1954 il fascismo è tuttora al potere e Hitler è ancora vivo ma non ha sconquassato il mondo; è semplicemente il capo dell’opposizione al Bundestag. Ma la situazione è tutt’altro che stabile e i possibili presenti e futuri continuano ad agitarsi…