Quindici anni di carriera come osservatrice di quartiere rendono Flora la più attenta delle cittadine. Cronometra le vicende quotidiane, annota i cambiamenti, oppone un reclamo se succede qualcosa di strano. La società che abita è perfetta e lei contribuisce a renderla tale. Poi, il suo ruolo non le sembra più così fondamentale. Inizia così una ribellione che diventa un viaggio interiore che potrebbe riguardare chiunque. Si può sperare di ottenere privilegi sottraendoli a qualcun altro? Il racconto è ambientato in una epoca futura, imprecisata. La narrazione è in prima persona. La morale: si può osservare quel che c’è fuori se non ci guardiamo dentro?