È nella Firenze rinascimentale che due giovani, provenienti da due classi sociali agli antipodi, si scambiano un primo sguardo fugace all’ombra del campanile di Giotto. Vieri d’Ippolito è un artista, è estroverso e innamorato della sua arte. Lorenzo Solari è il primogenito della famiglia più influente della città, ha una passione per la scrittura, è arrogante e schivo.
Il loro amore nasce con la stessa naturalezza con cui in primavera germoglia rigogliosa la vegetazione, dopo un inverno rigido. È un legame che crescerà nell’ombra della corte dei Solari, che si nutrirà delle piccole e brevi occasioni che entrambi riusciranno a ricavarsi ma non per questo meno significative. Purtroppo, però, è proprio una tragedia che spezza quell’amore, la cui bellezza avrebbe potuto essere narrata dai grandi autori.
Riusciranno, dopo essersi ricongiunti nel ventunesimo secolo, a capire cosa sia accaduto secoli prima e trovare il colpevole di tutta quella sofferenza?