Quando il dolore è troppo intenso, il cervello cerca di fuggire dalla verità, ma una vocina nella testa gli dice di andare nella caverna, nel cuore del bosco, perché è lì che si trova il diario.
Iniziando con la lettura, scopre che un bambino è stato segregato in quel luogo insieme ad un prete cattivo.
Il male è una macchia nera che si allarga come una ferita non curata, tormentata da mosche svolazzanti. La caverna è una bocca spalancata che lo attrae, inghiottendo ogni suo tentativo di fuggire dalla verità.
La caverna è inganno.
Quello è il luogo dove muore ogni speranza.