Virginia Sottile ha venticinque anni e fa la prostituta a Napoli. Vive nei Quartieri Spagnoli e la sua vita è popolata da uomini-incubo: un padre duro, tenente dell’esercito israeliano, deceduto in un attentato, che le ha lasciato in eredità il krav maga; Remo Vitale, il suo pappone, Mate lo slavo, uomo cinico, che vuole detronizzare Remo Vitale, suo tenente, ritenuto inadeguato.
La vita di Virginia cambia quando incontra un cliente insolito su una sedia a rotelle, dal fascino indiscusso. Virginia è avvezza a essere usata, ma chi ha di fronte si può definire il primo uomo vero della sua vita, e sarà lui ad affidarla alle cure spirituali di un frate, Ciro Squillace, ex delinquente.
Il carisma esercitato dal frate sulla ragazza è enorme ma Virginia non dimentica la vita di fuori e ciò che la lega alle sue compagne di strada, con le quali convive, Cloè su tutte, in cui si rivede molto.
La situazione precipita e nella testa di Virginia rimbomba la frase che suo padre le ripeteva sempre: Niente è come sembra.
Una protagonista che non si dimentica e un romanzo coraggioso, che affronta di petto il tema dell’emancipazione femminile e ci mostra l’evoluzione di una ragazza rimasta da sola. Una ragazza dei giorni nostri che rifiorisce grazie a degli incontri casuali ma, soprattutto, grazie alla propria determinazione che le farà indirizzare il corso della sua esistenza.