Il signor A è un uomo anziano, solo con i suoi ricordi e la sua fedele bicicletta, una Bianchi verde-celeste che accudisce con una dedizione quasi maniacale. Le sue giornate sono scandite da rituali solitari e percorsi ormai familiari, ma c'è un luogo che continua a evitare: l'istituto dove si trova sua moglie, inghiottita da un silenzio che lui non riesce a infrangere.
Un'altra storia, un altro uomo: il signor B, prigioniero di un’esistenza vuota, insofferente, priva di direzione. Il suo unico piacere? Il rombo della sua Lamborghini Urus, un mostro di potenza che gli permette di sfogare la frustrazione e l’apatia che lo divorano.
Due vite agli antipodi, due destini che si incrociano su una strada di campagna in un incontro fatale. Un attimo, una scelta, e nulla sarà più lo stesso.
Con una prosa intensa e ricca di suggestioni, un affresco tagliente sull'inesorabilità del tempo, sulla solitudine e sulle conseguenze delle nostre azioni. Il Fauno e il Ciclista è un viaggio nell'anima, una discesa nell'oscurità con il passo lieve della poesia e il fragore del destino.