Milano. Il serial killer delle dita mozzate continua a colpire, implacabile. Ha preso di mira delle donne dalle caratteristiche fisiche ben precise: trentenni, bionde naturali, occhi verdi e un brivido di paura serra la schiena di Diana tutte le volte che si guarda allo specchio: le sue fattezze sono identiche a quelle delle vittime. L’angoscia l’attanaglia ancora di più quando la polizia diffonde il profilo del serial killer: razza bianca, tra i trentacinque e i quarant'anni, bruno, altezza media, Descrizione che corrisponde agli uomini con cui Diana ha a che fare ogni giorno e che la fanno diffidare dei loro comportamenti.
Cosa nasconde Fabrizio, il commesso che la spia mentre prova i vestiti nel camerino?
Quali sono le vere mire di Manuel, il vicino di casa premuroso e impacciato?
Chi si nasconde dietro lo sconosciuto predicatore che bussa alla sua porta per annunciare l’imminente catastrofe planetaria da cui pretende di salvarla?
E perché Salvo, il suo ragazzo, si diverte così tanto a terrorizzarla, scherzando in modo ossessivo sulle vittime del serial killer tanto somiglianti a lei? Sembra quasi che lo ecciti parlarne continuamente, sino a vederla sbiancare e tremare.
Diana è sull'orlo di una crisi di nervi, perché avere paura non è solo un sentimento negativo, ma è anche un istinto atavico che si manifesta in seguito a una minaccia. Reale o immaginaria che sia, Diana non lo sa, ma lo scoprirà presto.