Marco De Santa è uno psichiatra tormentato dal passato e dal senso di colpa.
Un mese dopo la morte di sua moglie, torna a Villa Croce, la clinica dove lavora, per occuparsi di un nuovo paziente: Diego Moya, sedici anni, albino, muto da due anni, rinchiuso nella sua stanza come in una prigione.
Diego comunica solo con messaggi scarni e con barattoli di marmellata in cui intrappola farfalle.
Sul tavolo di casa, prima di chiudersi nel silenzio, ha lasciato un messaggio composto con le lettere dello Scarabeo.
Un solo nome: Marco De Santa.
Da quel momento, le vite del medico e del ragazzo si intrecciano in un oscuro gioco di specchi, dove ogni segreto affonda le radici nella colpa, nel desiderio e nel sangue.
Perché non sempre il mostro è chi crediamo.
E la verità, quando affiora, può distruggere più della follia.