Niccolò soffre di atarassia e quando si soffre di atarassia non si ha mai paura. Quando si hanno 15 anni e si vuole fare l'investigatore avendo come agenzia una baracchina di legno sul Reno, il rischio di non considerare i pericoli diventa molto alto.
Se a questo si aggiunge la piena del fiume al confine della provincia bolognese, e che l’unica ragazza che ti fa provare qualcosa ti racconta quello che le hanno fatto, la percezione del pericolo svanisce.
Il catino della bassa emiliana, il bosco della Panfilia, l'imponente opera di presa che imprigiona il Reno, insegneranno a Niccolò che il sentimento opposto alla paura è la rabbia, come quella di un fiume in piena, della pioggia, o quella che arriva quando si è responsabili di una morte.