Nel 1932 un enigmatico velocista australiano, James Carlton, corse le 220 yards (circa 201 metri) in 20”6. La prestazione, in anticipo di un trentennio sul record ufficiale, non venne omologata per mera incredulità. Che relazione esiste tra un dissidente in fuga e un atleta dal talento straordinario? E chi prevarrebbe in un confronto tra la cronopolizia del XXIII secolo e i Bobbies inglesi degli anni ’20? Sarebbe possibile costruire una macchina del tempo con il materiale elettrico reperibile in un comune negozio di ferramenta? E quale sarà la nazione egemone del XXIII secolo?