Boris e Marko. Uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili. Comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l’altro. E poi: l’italiana Silvia. Vittima di un fascino slavo che purtroppo cela letali segreti. Perché il “crociato” ustascia ha un’idea molto precisa di ciò che una donna dovrebbe essere, agli occhi di Dio. L’ustascia, le donne e Dio è un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni ’80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l’ex-Jugoslavia.