L’amico di Mussolini è un libro sul potere. Su quello di Mussolini, innanzitutto: siamo nella primavera del 1935, il duce è all'apice della popolarità in patria e della considerazione in campo internazionale. Ha un potere vastissimo, che vuol mostrare all’amico Vittorio Morandi, che è andato a trovarlo. Sotto mentite spoglie lo accompagna a vedere i cambiamenti che la sua opera sta apportando a Roma e all’Italia. Morandi è come soggiogato da lui e, nonostante non sia convinto della bontà di quanto vede, non riesce a esprimere liberamente la sua opinione. L’incontro, però, non è privo di conseguenze: nei due giorni in cui stanno insieme entrambi subiscono, loro malgrado, un cambiamento che porterà all'inevitabile epilogo.