L'Annapurna è un massiccio del Nepal centrale che svetta tra i ghiacci e le nevi dell'Himalaya. Attorno ai suoi picchi si snoda tortuoso un sentiero lungo 230 chilometri, che attraversa luoghi, popoli e paesaggi tra i più belli dell'Asia. È dagli anni '70 che in ogni stagione centinaia di persone intraprendono il cammino e, una volta completato il percorso, ritornano ai propri vecchi mondi con la percezione che qualcosa sia cambiato dentro di loro.
Questa è la storia di un cammino fra i tanti: una storia di incontri, di boschi, di monti, di passi. C'è la città di Kathmandu, dove tutto comincia. C'è il villaggio di Besi Sahar, dove parte il sentiero. Ci sono le valli dei fiumi glaciali che risuonano di nomi esotici, come il Marsyangdi e il Kali Gandaki. C'è il Thorung La, che con i suoi 5416 metri è il più alto passo montano al mondo. C'è la città dimenticata di Marpha, le terme di Tatopani, le vette di Pun Hill, la metropoli di Pokhara; ma a unire tutti questi luoghi è la storia di un uomo che li attraversa, che respira, vive, ascolta e viaggia non solo nella realtà fisica dell'Himalaya ma anche nel suo mondo interiore. I luoghi nascosti dell'animo su cui l'Annapurna pian piano getta luce sono pieni di domande, speranze e ricordi, ma anche di un'ossessione fatta di donne, danze e musica.
L'Annapurna è una scusa per partire. Diventa l'occasione per perdersi e perdere tutto, per poi forse ritrovare tutto e tutti. Diventa, a tratti, un mondo alieno, in cui a dominare sono gli dei-montagna, e dove gli uomini che passano sono soltanto degli intrusi. Si trasforma in una nuova realtà dove si creano legami unici tra i viandanti e unici diventano i ricordi di un'umanità bella e diversa che ogni sera si ritrova al caldo delle locande lungo la strada.
Questa è una storia per viaggiatori di un viaggiatore, che ha capito quanto camminare tra i monti per centinaia di chilometri serva a scoprire che il mondo di problemi che ci portiamo dentro è davvero piccolo rispetto a un altromondo imponente e silenzioso che non si cura di noi, e ci lascia passare.