La fantascienza è abituata a guardare il mondo da prospettive insolite. Chi la scrive cerca nuovi orizzonti, scorci differenti, panorami straordinari. Un po’ come fa la filosofia, che per indagare il reale ha bisogno di un approccio critico, di porre domande inconsuete e alle volte disturbanti.
È forse per questa radice comune che la fantascienza viene spesso definita narrativa speculativa, testimoniando una naturale predisposizione a sondare gli interrogativi che riguardano l’uomo e il suo rapporto con la realtà. Non si tratta solo di comprendere come il futuro e gli sviluppi della tecnologia potranno modificare la natura stessa dell’essere umano. Come dimostrano i racconti presentati in questo volume, la fantascienza spinge la mente fino ai confini del sapere, invitando il lettore a mettere in dubbio il senso della propria percezione, i confini tra sogno e realtà, la natura inanimata delle macchine o addirittura il fatto che la creazione appartenga solo a Dio.
Dodici racconti in cui la storia della fantascienza dialoga con voci emergenti.
Dodici storie che mostrano una nuova vena aurifera della SF italiana, quanto mai viva e pulsante.
Dodici gemme in cui gli abissi della conoscenza umana sono scandagliati nel profondo. Oltre ogni immaginazione.