Entriamo nel mondo di Alexandra Wagner, che uccise suo fratello quando era bambina e fu rinchiusa in un istituto. Alexandra crede di essere la protettrice del nostro mondo contro le Forze Oscure e di ricevere l’aiuto del fratello che si trova nel mondo dei morti. Ovviamente questi vengono ritenuti solo deliri, fin quando una notte Alexandra scompare letteralmente nel nulla, riapparendo improvvisamente nello stesso, inspiegabile modo. Quella che era stata considerata una grave forma di schizofrenia sembra celare qualcos’altro, qualcosa di oscuro e orribilmente plausibile, che l’artista Guillermo Sanna rende nei toni spaventosi del nero, del bianco e del rosso.
Straitjacket è una grande metafora della follia, del confine sottile che separa l’irreale dal reale, l’imponderabile dal certo.