L’amore è un terremoto interiore comunque, ma è anche l’unico caso in cui il sisma, sempre violento, delle emozioni che lo accompagnano, fa vittime travolte e stravolte, sì, ma estasiate, e contente di esserlo. Il tremare delle vene ai polsi, e ogni grande e piccola reazione che l’amore produce, sono capaci di tenere in equilibrio la terra tutta, regalando agli amanti in trepida attesa, infine appagati, un’anticamera certa, un assaggio autentico del paradiso sulla terra.
Negarlo? Impossibile. Respingerlo? Che inutile battaglia!
Perché l’amore ci riguarda, ci appartiene, così come noi apparteniamo a lui.
Stato di grazia, ma di quale amore si tratterà?
Perché non tutti gli amori si somigliano. Anzi. Sono diversi, così come lo siamo noi uno dall’altro. Diversi per quantità e qualità. Diversi come le nostre vite. Diversi per educazione sentimentale ricevuta, esperienze, vuoti affettivi, mancanze,oppure eccessi. Diversi perché differente è la sete d’amore che abbiamo, quando ci incontriamo e ci piacciamo.
Sazi d’amore, o d’amore affamati, in base all’affetto più o meno intenso ricevuto dalla famiglia, dagli amici, dalla vita.
All’amore aperti, o reticenti, ‘grazie’ a innumerevoli, deleteri tabù, che rendono inevitabilmente più o meno repressi.
E, infine, diversi per quanto siamo in grado di darlo, o mostrarlo, questo amore che ci batte dentro al petto.
Ma quanti tipi di amore esistono?