Andreas Tallar, tormentato funzionario viennese a cui toccano le crisi peggiori perché la sua malattia lo rende sacrificabile agli occhi di colleghi e superiori, viene inviato d'urgenza nella Serbia appena strappata ai turchi per indagare su una serie di morti attribuite ai vampiri, nel timore che possa trattarsi di una pestilenza capace di dilagare in tutto l'impero. A rendere ancora più delicato il suo compito è la scomparsa di un sacerdote discendente di baroni, che poco prima di morire ha cercato di fermare i locali terrorizzati. Andreas viene affiancato dal fratello del prete, un capitano di ventura circondato da tagliagole: i due incarnano anime opposte dell'impero, uno delfino della nobiltà medievale, l'altro precursore dell'Illuminismo, e lo scontro è inevitabile. Tallar si trova così a lottare contro superstizione, povertà e paura da solo, mentre il barone cerca di imporsi su tutto e tutti.