Con gli stilemi del racconto gotico, Luca Raimondi racconta una storia di adolescenti in gita nell’atipico scenario tardo autunnale della località balneare di Fontane Bianche, che si confrontano con i misteri della natura, dell’ignoto, di Dio e dei propri nodi esistenziali irrisolti. Una villa nei dintorni di una spiaggia diventa teatro di una serie di inspiegabili eventi che hanno ripercussioni diverse su personalità esemplari: c’è l’intellettuale, la secchiona, la “ragazza facile”, il bullo, il timido; dieci caratteri apparentemente banali che invece nascondono ognuno un particolare stato psicologico che è forse innanzitutto paura del futuro, ma anche, come nel caso più drammatico di una ragazza coinvolta in un contrastato e ambiguo rapporto con i genitori, di un presente contraddistinto dalla mediocrità, dall’ignoranza, dal vuoto e dall’angoscia di vivere di una generazione di padri e madri che poco sembrano avere da insegnare ai propri figli. Nel corso di un’improvvisa e sovrannaturale tempesta, qualcosa annulla la volontà dei ragazzi o forse, al contrario, la fa venire fuori. Piccoli segnali preludono a imminenti cambiamenti, rinascite, lutti, delitti. Ogni personaggio segue un suo personale percorso di formazione accompagnato da inspiegabili eventi che sembrano generati da un mare, solcato da un misterioso vascello fantasma che forse attraccherà o forse scomparirà nel nulla portando qualcuno con sé.
“Pian piano, nel dipanarsi di ore in cui la realtà sembra sfumare nel torbido accavallarsi deglieventi, nel manifestarsi di segni scuri e in incubi e comportamenti macchiati di delirante follia, il“mare” che li attende, li ipnotizza e li minaccia porterà dentro le loro anime e le loro menti ondeinarrestabili: quelle che gridano il bisogno (e l’onere) di confrontarsi con i misteri della vita e dellamorte, del bene e del male, del materiale e del soprannaturale, della ragione e della follia, del vero edell’immaginato. Potremmo definire questo romanzo di Raimondi “thriller psicologico”, come è statofatto, oppure “noir metafisico”. Un viaggio in quel “cuore di tenebra”, insomma, che è l’animo dipersone che, crescendo e affrontando un difficile passaggio della propria esistenza, realizzano diessere come gusci di noce in balia di potenti flutti che si originano in un luogo sconosciuto.” (Dalla prefazione di Eraldo Baldini)