Le sillabe trascritte da Meredith non trovavano alcuna corrispondenza in nessuna lingua conosciuta, fosse essa antica o moderna. Non erano neppure giapponese. Una volta usciti i professori, Meredith e lo psichiatra si rimisero nuovamente a esaminare gli appunti. Meredith aveva scritto: “I, I, I, I;-R’ly-eh!-Ieh nya, -Ieh nya; -zoh, zoh-an-nuh!” Soltanto un gruppo di termini sembrava formare parte di un discorso continuo o una frase, fra quelli che Meredith era stato in grado di trascrivere: “Ióth, Ióth,—natcal-o, do yan kho thútthut.”
In appendice la lettera in cui Lovecraft parla della collaborazione al racconto.