1985. A Milano viene rapita una neonata. La sequestratrice riconsegna al fratellino la bimba, ma con il collo spezzato. Il ragazzino ha l’impressione che la donna misteriosa sia in grado di trasformarsi in una gatta nera.
2018. Sempre a Milano, un’altra neonata viene sottratta alla madre tossicodipendente, mentre questa si trova nel bosco di Rogoredo (il cosiddetto “bosco della droga”, perché covo di spacciatori e drogati).
I detective di una scalcinata agenzia investigativa vengono ingaggiati per ritrovare la neonata scomparsa a Rogoredo. I detective cominciano le loro indagini presso il bosco della droga, dove si imbattono in una ragazza che sembra la perfetta sosia della rapitrice di trentatré anni prima. La giovane nega di essere coinvolta nel misfatto, e uno degli investigatori, Beppe Mascaretti, donnaiolo impenitente (benché sposato e con prole), comincia a frequentarla. Tipa stramba, costei gli confessa tra il serio e il faceto di essere una strega, e di riuscire a viaggiare nel tempo a cavallo di una scopa.
La faccenda si complica quando lo stesso Mascaretti si vede sottrarre la figlia, anche lei con voglia rossa sul palmo. La cosa stupefacente è che la piccola viene ghermita in piena notte, mentre tutti dormono. La porta e le finestre risultano perfettamente chiuse dall’interno, e non risulta esserci nessuna impronta lasciata da estranei. Peraltro, non solo la bimba è scomparsa, ma anche la gatta nera che era entrata il giorno prima nella casa del detective, e che questi aveva deciso di adottare.