La catastrofe climatica è un evento del passato. Le terre artiche sono adesso libere dai ghiacci e hanno un clima temperato. Ma l’innalzamento della temperatura planetaria ha provocato il collasso della civiltà globale: quella che un tempo era la Groenlandia è ora abitata da una popolazione di donne, che unisce la pratica sciamanica alla familiarità con maschi umani di origine sintetica, sotto l’egida di Sedna, la grande dea vivente, ma in decomposizione, il cui odore soffia con il vento sull’immensa pianura d’erba. Un giorno la giovane inuit Azalea rinviene sul litorale non distante da casa il superstite di un naufragio, il Bucaniere: un maschio dalla pelle bianca, un naturale, che evidentemente proviene da oltremare, dall’Europa. Il Bucaniere usa un respiratore filtrante per proteggersi dalle spore che, sepolte da ere geologiche nei ghiacci, si sono propagare nell’aria rendendo sterile quasi tutta l’umanità. Ma per Azalee e le sue Sorelle della prateria, quelle sono le lacrime della dea Sedna. Sfortunatamente per loro, il Bucaniere è soltanto uno degli uomini che compongono una spedizione giunta appositamente per eliminare l’essere che le inuit considerano una divinità.