Puerto Ayacucho, Venezuela, 2014. Rebecca collabora con una ONG che gestisce un piccolo presidio medico/chirurgico. Ma non è una volontaria. Il suo passato cela segreti, questo è evidente a Ismael, il direttore sanitario della ONG, che l’ha conosciuta sei mesi prima, in Nicaragua. La determinazione di Rebecca, i suoi metodi – talvolta discutibili – volti a fornire un supporto più concreto alla ONG, la pistola che spesso porta con sé, la sicurezza con cui tratta con don Felipe, un boss locale… Sono indizi piuttosto inequivocabili di una personalità forgiata nell’esperienza, aspetti che però Ismael pare preferisca non approfondire troppo. Purtroppo, i conti aperti di Rebecca si ripresentano, trascinandola come conseguenza nel letale antagonismo tra il clan Serrano e il clan dei Menendez per il controllo di quel tratto dell’Orinoco, il confine d’acqua tra Venezuela e Colombia. E non solo…