L’Audi viaggia veloce come veloce viaggia quell’estate.
– Ancora un’ora e tutto sarà come prima – dice Martina accendendosi l’ultima Gauloise.
– Certo – le risponde Roberto, consapevole che in realtà nulla sarà più come prima.
Con il sorriso sulle labbra immagina per un istante l’altalena di dolore e piacere che avrebbe reso sublime il suo domani.
Quella visione gli entra in vena, gli fa bollire il sangue e gli libera l’anima. Sa che quella ninfetta che gli siede accanto può accendere luci con lo sguardo, gonfiare boxer con la sensualità di un gesto, esorcizzare la morte mostrando paradisi.
E lui è pronto a morire, ad annullarsi per sempre ai suoi piedi, per rinascere nella contemplazione della perfezione.
La perfezione della sua mistress…