“Io sono l’Ovale” è molto più di una frase, di un motto affisso sul muro di ogni abitante. È qualcosa in cui l’Amministratore crede profondamente. Ha speso decenni a lavorare per il bene dell’Ovale, ha perso la sua umanità per riuscirci e ha trasformato i suoi agenti in codici affamati di successo. Competitività, controllo della popolazione e scelte spietate hanno reso l’Ovale un posto felice. O almeno è quello che crede, e che obbliga gli altri a credere, fino al giorno in cui dà il via al più grande progetto edilizio mai realizzato. Da quel momento la sua vita cambia, prende una strada inaspettata, una lenta e rovinosa caduta alla ricerca della sua identità perduta.