Trentacinque anni di articoli di Mario Guerra, dalla redazione alla direzione di Momento Sera e poi di Mezzogiorno d’Abruzzo.
Senza bavaglio, da un titolo di un suo articolo di fondo, non vuol dire che non potesse condividere questa o quella linea politica, ma che per poter andare in giro a testa alta, per poter avere rispetto di sé stesso, era indispensabile che di lui si dicesse che era un “galantuomo”. Non che fosse bravo, carismatico, capace, ironico, profondo, colto, acuto, coinvolgente – come in effetti era – ma che era indubitabilmente onesto, cioè capace di difendere la sua libertà di espressione da qualsiasi condizionamento esterno.
Si entrava alle due del pomeriggio e si usciva alle quattro del mattino. Noi, parecchi ragazzini alle prime armi, tornavamo a casa sfatti. Ma Mario non faceva una piega. E anche la sua camicia, spesso a righine, non faceva una piega.
Andrea Purgatori
Mario era una festa. Trasformava la vita In un titolo. C'era cinema nella sua energia.
Marco Zatterin