Le fibre di Suto, coltivate su un lontano pianeta da multinazionali terrestri, hanno risolto buona parte dei problemi di approvvigionamento delle risorse. Il Suto permette infatti di creare ibridi tra specie diverse, rendendole più efficienti e produttive. Con dei chiari comandamenti da rispettare: non mescolare i regni, non mescolare le classi, non far accoppiare animali dello stesso sesso; e, soprattutto, non usare sugli umani. Ma il Suto attira inevitabilmente la curiosità della giovanissima protagonista, Aly, che riesce a rubarne alcune fibre dalla scorta familiare… fino a giungere suo malgrado a un’atroce, scomoda verità.
Tra eco-distopia e una profonda riflessione antispecista, Carlo Salvoni ci narra una storia al contempo poetica e disturbante, ambientata nella calura innaturale di una Bassa Padana non troppo lontana nel tempo e nello spazio.