Al piano terra di una casa sgangherata in riva al mare di Chiba c’è un divano di pelle. E su quel divano di pelle è seduta Yamaguchi Hiroko, studentessa di medicina che, Hisa e Yu-yu ne sono sicuri, lì non avrebbe proprio dovuto esserci. Hiroko ha letto male un annuncio sul giornale; tuttavia, una volta chiarito l’imbarazzante malinteso, decide di non pensare troppo alle conseguenze delle sue azioni. La facoltà di medicina è costosa e lei deve arrangiarsi come può. Tutti e tre, dieci anni dopo, si ritrovano nella stessa casa, ma stavolta Hisa ha una pallottola nella spalla, Yu-yu una pistola spianata e una busta di mandarini, Hiroko la sua borsa da medico e un pacchetto di sigarette. Sono consapevoli che il loro futuro è incerto e pericoloso ma, allo stesso tempo, ancora tutto da scrivere.
Il racconto di esordio di Ottavia Zeni, all’ombra del drago, della tigre e di spietate bande yakuza.