La Belle Époque: un lasso di tempo frizzante, mondano, modaiolo, in cui le donne manifestano in tutto il mondo reclamando la parità con gli uomini. Le suffragette sono l’esempio da imitare, perché le donne sono relegate in ruoli tradizionali relativi alle mansioni femminili, senza alcuna voce in capitolo, soggette al dominio maschile, destinate a partorire la prole e per il resto defraudate di ogni forma di libertà.
Esiste però una diversa categoria di donne che sfida le regole imposte dalle convenienze: mandano in delirio il pubblico maschile dei Cafè Chantant, riscuotendo successi clamorosi con spettacoli più che osé, indossando costumi succinti durante esibizioni che appaiono ai benpensanti come oltraggio al pudore. Sono le “sciantose”, e quasi tutte adottano nomi d’arte francesi. A loro più che talento serve la spregiudicatezza, per cui non si lasciano condizionare da scrupoli di nessun genere. Sessualmente disinibite, le corteggiano principi e sovrani, e arrivano a vivere come principesse.
Resterà un fenomeno brevissimo, intenso, brillante come le paillettes dei loro abiti di scena, sfoggiati sulle ribalte dei più rinomati teatri europei, e che tramonterà all’esplodere del conflitto. Ma che nessuno potrà mai dimenticare.