Annidata nello Jiuwan Hutong, c’è una vecchia casa con il portone rosso. Al suo interno, ogni cosa è corrosa dal tempo, perfino i ricordi. Tutto sembra essere stato cancellato, tranne un paio di scarpette rosse. Appartengono a Chen, un’anziana donna guojiao, che, nell’intimità e nella magia della sala da tè della casa, narra a Lin la propria storia, portandola indietro nel tempo, in una Cina scossa da profondi cambiamenti politici e sociali, in precario equilibrio tra l’attaccamento viscerale a tradizioni dure a morire e la necessità impellente di entrare nell’era moderna. Il racconto di Chen si dispiega a poco a poco, come le bende che le fasciano i piedi, fino a che ogni traccia di dolore viene purificata. Anche quello di Lin, che troverà il coraggio di ribellarsi ai dettami imposti da una società ancora troppo ligia ai doveri famigliari e alle regole del passato e di recuperare la forza per diventare l’artefice del proprio futuro.