Toscana, anni Ottanta: per non pensare alla solitudine e a un amore finito male, Carlo passa le ore a intagliare un bambino da un pezzo di legno di pino molto speciale, così speciale che, appena finito, il burattino si muove e parla come fosse un bambino vero. Carlo decide di chiamarlo Pinocchio e di dargli un futuro, come si fa con i figli. Con settembre arriva il primo giorno di scuola, ma Pinocchio in classe non arriverà mai, e Carlo lo aspetterà invano a casa finché, preoccupato per la scomparsa di quel suo figlio di legno, si mette a indagare, prima da solo, quindi insieme a Jay Petto, un detective privato da quattro soldi. Le tracce condurranno i due attraverso un mondo sotterraneo, fatto di spacciatori, prostitute, piccoli delinquenti e tirapiedi spietati, in una spirale di violenza e abiezione che sembra non avere fine.