Antiche, nebbiose pianure. Qui l’assurdo, l’irriverenza e la decadenza della negromanzia elettrica delineano il mondo sfasato, da abitatori inumani dominato. Mostruosi animali, spettrali macchine, non importa. Piegato ai sacerdoti dell’alta tensione, l’umano può partecipare. Veggenti delle multe stradali, palazzine compattatrici, divinità aviane dei tralicci, negromanzia elettrica, orizzonti degli eventi sotterranei e tubature fungine in piena fioritura: queste sono le varie dimensioni della pianura, queste sono le pianure e i loro abitanti.
Una raccolta di sei storie collegate fra loro, ambientate nello stesso contesto del racconto di Simone Bianco Asfalto delle Pianure. Il primo racconto, sulla veggente degli autovelox, fa da introduzione ed epilogo, e per questo è presente in due parti distinte.