Quando Sara vede morire in un incidente Linda, sua figlia, smette di vivere insieme a lei. Dopo mesi trascorsi chiusa in casa, acconsente, anche se controvoglia, d’intraprende una terapia di analisi per accontentare Carlo, marito premuroso e amorevole che desidera vederla tornare a vivere. Ma l’aiuto della dottoressa Mancini sembra non dare gli effetti desiderati fino a quando, un giorno, la terapista le propone di ridurre le sedute a patto che si sforzi di annotare i suoi sentimenti quando è a casa da sola. Sorpresa dall’insolita iniziativa, Sara accoglie il suggerimento contenta di poter diminuire il supplizio della terapia, ma consapevole delle difficoltà che comporta il riuscire a tirar fuori il dolore che racchiude nel cuore. Tutto cambia quando, una mattina, un’idea folgorante le balena nella mente: scrivere una lettera a Linda e spedirla. È una follia, naturalmente, ma... perché non illudersi che il paradiso possa risponderle?