La Via Lattea del secolo XXVII è una galassia rutilante e barocca, spartita fra compagnie commerciali governate da Aristocratici di Logo. Principi, Visconti, Granduchi di grandi major decidono le sorti di centinaia di mondi, più o meno conquistati a una splendida civiltà. Astronauti con scafandri, crinoline e parrucche percorrono gli spazi sugli astro-galeoni, assistiti da lacché-robot con gorgiere e livree di latta; la musica di Haendel, di Bach o di Vivaldi risuona fra le stelle e inneggia alla razza umana.
Gli "Antropologi Comparati" quali Eleanor Cole garantiscono che la condotta delle aggressive Multigalattiche non rischi di estinguere le culture planetarie, e il modo di avvicinarle con reciproco vantaggio. E scoprono, sui mondi più remoti, che si nascondono antichi orrori ostili all'umanità…
Dall'autore de I Senza Tempo (Premio Urania 2011) una space-opera con un'ombra di magia nera; duelli all'arma bianca, battaglie fra astronavi, bizzarrie tecnologiche e intrighi e tradimenti.