La perdita di una persona cara, come può essere un fratello, può lasciare cose sospese da risolvere che passano attraverso la rabbia, l’amore, l’assenza. Così la silloge della Calvano diviene canto catartico che declina verso l’umiltà della propria anima. I cerchi si chiudono sempre anche in presenza di un enjambement, perché qua è la poesia, il collante, il frammento che riemerge dal profondo e che ti conduce a capire che la vita è strana e nella vita noi troviamo e perdiamo.