Uno scenario splendido con insenature naturali e piccoli isolotti di scogli dove le onde plasmano la roccia conferendole forme strane e bizzarre: questo è il Pizzo dell’Aspide, lo scoglio a forma di serpente, dove inizia la storia vera fra gli adolescenti Antonio e Francesca.
Tardi arriva la coscienza del loro amore, un sentimento allo stato “puro” che non vogliono o non sanno riconoscere. E così quando Francesca lascia la bella casa dei nonni sulle rive del mar Jonio e ritorna in Toscana, dove vive e ha un fidanzato che l’aspetta, Antonio assalito da dubbi e solitudine si fidanza con una conterranea.
Ma la loro storia adolescenziale e acerba non si spegnerà, anzi, si trasformerà negli anni in un sentimento capace di resistere alla lontananza, ai figli e ai rispettivi matrimoni. Una passione sconvolgente che durerà un’intera esistenza, nutrendosi solo del ricordo di pochi giorni che però non impedirà loro di incontrarsi e amarsi nei luoghi più strani e nei momenti più impensabili, e che tuttavia darà un senso alle loro vite.
Un libro da leggere tutto d’un fiato e con la matita in mano, per sottolineare le frasi più emozionanti, quelle che vi ricorderanno qualcosa…