Dopo il racconto d'esordio della serie, "Cold Zero" (parte 1 e parte 2) di Alan D. Altieri, ecco il secondo capitolo di The Tube Nomads, la serie spin-off di The Tube, la saga horror del momento. – Sono molte le tappe della discesa agli inferi. Per Korvin, Doc, Jester & Red-Eye, i temerari Nomads della stazione di sorveglianza Ecom-Con 334, la prima di queste tappe è una torre ponte-radio assediata dal ghiaccio, flagellata dai venti della cordigliera. Non c'è nulla in questa lugubre rovina di cemento. Non può, non deve esserci nulla. Solo claustrofobici spazi desolati e macchinari ancestrali ormai inutili. Ma allora da dove viene la livida nevicata di polvere silicea che distorce la percezione? E quelle ombre evanescenti in agguato sono forse altre locuste, esseri infettati dal Morbo? Ma se lo sono, com'è possibile che i proiettili delle armi d'assalto semplicemente passino attraverso i loro corpi senza abbatterli? Costretti a cercare riparo proprio nella torre a causa di una tempesta di ghiaccio tanto improvvisa quanto brutale, i Nomads si troveranno ad affrontare un avversario da incubo, una entità forse davvero scaturita dagl'inferi.