In un futuro distopico in cui gli esseri umani sono costretti a vendere pezzi del proprio corpo per sopravvivere, la droga è la musica. È la musica che, trasmessa attraverso speciali interfacce neurali, diventa "virtual sound" e stimola esperienze sensoriali travolgenti, capaci di donare pochi minuti di felicità pura. Ma anche una dura, incontrollabile assuefazione. È per risalire solo qualcosa di molto più profondo può essere l'appiglio. Ma sarà necessaria un'incredibile volontà. Un racconto alla Blade Runner finalista al premo Courmayeur e tradotto in Francia nella raccolta del meglio della fantascienza italiana.