Le Croix, come indica il titolo, è una storia sulla religione, o perlomeno su come la religione viene interpretata dal suo protagonista, un uomo del ventitreesimo secolo. Una rigida burocrazia futura ha scoperto una tecnologia in grado di far viaggiare nel tempo la mente umana. Il protagonista può così rivivere brevi esperienze religiose della vita di personaggi storicamente rilevanti, come Gesù, Giona, e altri. Gli stolti burocrati di questa futura distopia ritengono che questa tecnologia sia un’esperienza tranquilla, priva di pericoli per la mente delle persone che decidono di sottoporvisi allo scopo di guarire dalle loro turbe e di implementare i propri studi. E soprattutto priva di pericoli per lo Stato che tutto controlla. Tuttavia gli uomini che scelgono questa strada rimangono preda di un metro di giudizio e di un modo di osservare i fatti della storia che è totalmente coinvolgente e fuorviante, con conseguenze inimmaginabili per loro e per la società. Una storia tipica ed emblematica di uno degli scrittori più misconosciuti e controversi del genere fantascientifico.
Con una postfazione di Umberto Rossi