Lucio D'Ambra

Lucio D’Ambra, pseudonimo di Renato Eduardo Manganella (Roma, 1880 – ivi, 1939), fu esponente del mondo culturale ad ampio raggio: scrittore, giornalista, critico letterario e d’arte, drammaturgo, sceneggiatore, registra e produttore cinematografico. Diede alle stampe saggi, biografie romanzate e alcuni romanzi che riscossero un notevole successo, come Il re, le torri, gli alfieri (1917), Il mestiere di marito (1924), Fantasia di mandorli in fiore (1931), Conversazioni di mezzanotte (1937). Nel 1918 fondò la casa di produzione D’Ambra Film, dalla quale uscirono una trentina di fortunate pellicole, tra le quali Napoleoncina (1918), Ballerine (1918), La storia della dama dal ventaglio bianco (1919), Due sogni ad occhi aperti (1921), La falsa amante (1921), S. E. l’Ambasciatrice (1923). Aderì al fascismo divenendo anche Accademico d’Italia nel 1937. Sostenne, tra le altre cose, la politica demografica del regime. Fu, invece, contrario all’entrata in guerra dell’Italia nel 1939, prevedendone le sorti disastrose.

Generi: Letteratura

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Il miraggio (copertina)

Il miraggio

Lucio D'Ambra

A un lettore distratto potrebbe sembrare il solito drammone sentimentale fatto di tradimenti, sotterfugi, sensi di colpa, amori impossibili, suicidi disperati e così via, invece ci troviamo di fronte a una capillare dissezione delle ipocrisie borghesi di ieri (e di oggi).

Immortali # 22

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